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Giovannino Guareschi e la giornata della Memoria

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(Questo pezzo è uscito sul periodico bimestrale d'informazione  Casalmaggiore , in occasione della ricorrenza del giorno della Memoria) C’è un libro che ho letto recentemente e che costituisce, a mio parere, un ottimo spunto di riflessione per meglio comprendere alcuni dei risvolti più tragici di quello che fu il secondo conflitto mondiale. Mi riferisco al Diario clandestino 1943-1945 di Giovannino Guareschi, scrittore il quale, con la mia terra, ha una cosa importante in comune: il fatto di essere nato nei pressi del grande fiume Po, per quanto sulla sponda parmense – più precisamente a Fontanelle di Roccabianca – nel 1908.    In pochi sono a conoscenza del fatto che il padre della celebre saga di Don Camillo e Peppone venne internato nei campi di concentramento e di lavoro nazisti e lì vi rimase per quasi due anni consecutivi, poiché si rifiutò – come tantissimi altri soldati italiani, del resto – di collaborare con i tedeschi in seguito all’armistizio dell’8 settembre del 194